Riprendo con maggior audacia il mio pensiero mattutino in onda su Radio Alfa alle 7,45 circa. Un modo per iniziare insieme la giornata aprendoci alla speranza, in un contesto di vita, tra Covid, crisi economiche ricorrenti e guerra, non positivo.
Avverto sempre più la fatica della gente a vivere, ad avere rapporti sereni non solo con gli altri, ma anche con sé stessi perché aumentano le insoddisfazioni, le frustrazioni nel toccare con mano che quanto è stato creato in decenni di lavoro e sacrifici per una vita migliore, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale, si sta sgretolando sotto i nostri occhi: gli spazi e le dinamiche di libertà, la partecipazione democratica, l’autonomia economica, la libera iniziativa in fatto di azioni creative per i vari bisogni delle persone, una certa condivisione del buon senso nelle relazioni umane, la pace e la serenità nel rispetto reciproco del vivere sociale, l’impoverimento generalizzato, l’incertezza del futuro, la mancanza di una visione comune della nostra società italiana, la mancanza di politici seri, la non funzionalità di tanti servizi sociali, a partire dalla Sanità per arrivare alla Scuola e così via.
Di fronte a tutto ciò invece di abbattermi sento il dovere di alzarmi e tenere alta la fiducia e la speranza che viene non dalle forze umane, ma dal Signore. E così annuncio la Missione parrocchiale! Contando solo sulla Parola di Gesù che ci ha comandato di “andare, annunciare a tutti, in ogni angolo, senza limiti, la Buona Novella del Regno, perché è il Risorto! e noi con Lui!”. Forse è da pazzi in questo momento … ma chi ha detto che il Vangelo è una calda camomilla? O non è piuttosto un rombo che si abbatte gagliardo come quella mattina di Pentecoste? Allora, se volete aprirvi alla speranza sintonizzatevi su Radio Alfa alle 7,45 … e ne sentirete delle belle!
Don Giuseppe Bergamaschi – Parroco di Castel Goffredo
Fm 88.800 – Streaming: www.radioalfanet.it
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