Annullata la “specie di processione” del Venerdì Santo col Crocifisso

9 Aprile 2020

Con molta amarezza e dispiacere devo comunicarvi che la “specie di processione” che avevamo programmato con il Crocifisso Miracoloso su un camioncino con noi soli sacerdoti e l’auto dei vigili a controllare che nessuno uscisse di casa, per il Venerdì Santo, è stata annullata per ordini superiori della Prefettura, della Questura e della Diocesi di Mantova in tutta la provincia.

Ringrazio il Sindaco, unitamente alla Giunta Comunale, al Comitato Comunale per l’emergenza e alle Forze dell’Ordine, i quali avevano dato la loro autorizzazione a tale processione, non ravvisando alcunché di contrario alle norme restrittive in vigore; ma stamattina è arrivato l’ordine perentorio di sospendere tutto ciò, peraltro senza motivazioni plausibili se non per ordine pubblico.

E’ sotto gli occhi di tutti che le auto passano in continuazione in piazza e nelle vie del paese, che le persone vanno nei supermercati, nelle farmacie, nei negozi alimentari e nelle tabaccherie … ma andare in tre con un segno di fede è troppo pericoloso, almeno qui da noi! Non a Brescia, dove la Prefettura, la Questura e la Diocesi hanno autorizzato tali processioni in tutta la provincia per chi ne fa richiesta. Questa è l’Italia unita!

Non vorrei che con l’emergenza coronavirus alcuni ne approfittassero per relegare i cristiani solo nella sfera privata, o nelle catacombe, togliendo loro la libertà di poter esprimere anche pubblicamente la loro fede, che già Costantino riconobbe con l’editto di Milano sulla tolleranza religiosa nel 312/313 d.c. Noi ci adeguiamo, obbedendo, ma non rinunciamo alla testimonianza del nostro amore a Gesù, il Crocifisso Risorto, per il quale diamo la vita, nella speranza di non farlo con pusillanimità, ma con “parresia”, con “franchezza”. Ma qui attendo che anche voi fedeli e tutto il popolo santo di Dio faccia la sua parte. Lo Spirito ci suggerirà altri modi perché lo Spirito del Risorto non è imbrigliato, ma più vivo che mai e, con la resistenza dei forti, è capace di cambiare la storia intera, col passo del montanaro, lento ma costante e determinato.

In attesa di cantare l’Alleluja Pasquale che ci apre sempre a nuove speranze e possibilità di vita nuova, vi abbraccio tutti e vi benedico,