Ogni volta che iniziamo a fare qualcosa di nuovo, quando riceviamo una proposta impegnativa o dobbiamo partire per un lungo viaggio, quando siamo chiamati a prendere una decisione importante o a scegliere di stare con una persona cara … ci assale quel sentimento che chiamiamo paura! Ma che è molto di più, perché in realtà siamo consapevoli che fatto quel passo, presa quella decisione non si torna più indietro, e quindi che ci stiamo giocando la vita o una parte importante di essa. In momenti così decisivi abbiamo bisogno di superare la paura.
Questa è stata anche l’esperienza di Maria, turbata dalla proposta di diventare Madre del Signore. Ed ecco che l’Angelo la rincuora: “Non temere, la potenza dell’Altissimo ti adombrerà!”. E’ stata anche l’esperienza di Giuseppe; anche lui è perplesso di fronte al compito che gli viene affidato di fare da padre a quel Figlio non suo: “Non temere di prendere con te Maria, tua sposa!”. E’ anche il nostro vissuto di fronte alle scelte o situazioni non immaginate della nostra vita, fuori dall’ordinario quotidiano.
Anche a noi viene chiesto di “non temere!” se vogliamo andare avanti nella vita, a ravvivarla con progetti belli e grandi, degni del nostro essere uomini e non robot, esseri viventi e non macchine, liberi e non automi. E’ l’invito anche per noi a rilanciare la nostra fede incamminandoci verso il Natale, lasciandoci guidare dalla Parola di Dio viva e vera che è Gesù col suo Vangelo. Questo è il passo che ogni giorno il Signore ci chiede di fare per avanzare nel nostro cammino di vita per “non temere!”.
Che l’Avvento, in questo Anno Straordinario della Missione, segni il nostro passo deciso a giocarci la vita su Gesù e la Sua Parola, “senza temere!” e “senza avere vergogna” di essere credenti in Cristo insieme ai nostri fratelli di fede. E’ ora che i cristiani dimostrino di non avere paura di essere tali, senza vanaglorie, ma ricchi dell’umiltà di Betlemme.
Don Giuseppe Bergamaschi – parroco di Castel Goffredo
