Casaloldo sarà il primo Comune in Italia a commemorare i propri Imi (internati Militari Italiani) con una targa che ricorderà tutti i loro 60 nomi. La targa sarà posta il 2 giugno, in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica, su una grande pietra presso il Giardino dei Giusti di Via Calvino. Gli Imi, ossia coloro che si rifiutarono di combattere al fianco delle truppe nazifasciste nella repubblica di Salò dopo l’8 settembre 1943, preferendo soffrire la schiavitù, la fame, il freddo e le umiliazioni fisiche e morali nei campi di internamento tedeschi, non hanno mai trovato la loro giusta considerazione nel panorama politico e sociale italiano. Fortunatamente, da 15 anni a questa parte, il Presidente della Repubblica riconosce loro una medaglia d’onore, come segno di riconoscenza verso la prima resistenza passiva contro le dittature e il primo vero No alle armi.
A Casaloldo, il Memoriale degli Imi sarà il momento conclusivo e culminante di un lungo percorso di ricerca storica che ha sottratto all’oblio le testimonianze e le figure di ben 60 casaloldesi. Il percorso, affrontato in sintonia dall’Amministrazione comunale con l’associazione Combattenti e reduci, è iniziato con l’identificazione dei 60 IMI, la pubblicazione di un libro in ricordo di ognuno di essi, la presentazione delle figure durante numerose serate di divulgazione storica, ed infine il doveroso riconoscimento della medaglia d’onore, conferita con decreto del presidente Mattarella.
Il giardino dei Giusti, che Casaloldo vanta come unico comune in provincia di Mantova, a parte il capoluogo, ospita altre preziose testimonianze di valore morale e civile, modelli di vita da proporre ad ogni cittadino e, in particolare, alle nuove generazioni. Il 2 giugno, infatti, la cerimonia prevedrà anche la consegna della Costituzione ai neo maggiorenni e la consegna della borsa di studio e di merito per risultati scolastici ed accademici agli studenti di Casaloldo. Il memoriale degli IMI ricorderà ai giovani che, 80 anni fa, i loro bisnonni hanno fatto la scelta giusta.
Gian Agazzi
