Il mercatino natalizio del Gruppo missionario di Castel, col cuore in Burundi

9 Gennaio 2023

Durante il periodo dell’Avvento 2022 il Gruppo missionario di Castel Goffredo si è dato da fare per allestire e gestire un mercatino in via Botturi dove sono stati esposti articoli natalizi, manufatti di artigianato burundese, e oggetti realizzati dai volontari dell’associazione “Burundi Senza Frontiere” OdV (nata nel 2010 per fare animazione missionaria nelle parrocchie o gruppi e per sostenere le opere della missione delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù). Lo scopo primario del mercatino è stato proprio quello di sensibilizzare e far conoscere le condizioni di tante persone, che in molte parti del mondo vivono in situazioni precarie e hanno bisogno di un aiuto economico, sanitario, culturale e sociale. Il ricavato del mercatino sarà devoluto a sostegno del servizio che è stato affidato alle “suore del quartiere”, (così vengono chiamate le suore Orsoline che vivono nelle periferie in mezzo alla gente povera): il servizio nelle carceri, quella degli adulti con circa 900 uomini e 50 donne, alcune con bambini, e quella dei minori con 75 ragazzi dagli 11 ai 17 anni. Le suore affiancano il cappellano per ascoltare, consolare, evangelizzare e aiutare concretamente questi nostri fratelli nelle loro necessità.

La suora è la mamma, la confidente, la consigliera, colei che ridà dignità a questi fratelli, chi si interessa di chi è ammalato e porta le medicine, di chi è nudo e porta i vestiti, di chi desidera comunicare con la famiglia e lei fa da tramite, anche di chi desidera ricevere i sacramenti, per i reclusi che desiderano intraprendere un cammino spirituale. Inoltre stimola il lavoro artigianale, perché questo evita l’ozio, il prodotto può essere venduto e i soldi possono servire a comprare un po’ di cibo.
Il ricavato della nostra bancarella è un prezioso segno della Provvidenza per questi nostri fratelli. Le suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù, che hanno sede ad Asola e risiedono anche a Castel Goffredo da decenni, sono presenti in Burundi dal 1992 nel comune di Rusaka sulla collina di Bukwavu. L’inizio è stato particolarmente faticoso perché, dopo solo un anno dal loro arrivo, è scoppiata la guerra e in quel contesto la presenza delle 4 missionarie è stata preziosissima nel dispensario a curare ogni tipo di malattia e a “cucire” le ferite prodotte dal machete, così come è stata preziosa la loro presenza anche silenziosa per problemi di apprendimento della lingua locale, il kirundi, nel campo profughi.

Dal 2005 all’interno della missione di Bukwavu è attiva la scuola dell’infanzia e nel 2017 si è dato inizio alla scuola primaria, l’ECOFO (école fondamentale). Alla domenica le suore hanno iniziato a raccogliere i ragazzi e a creare l’oratorio. Oltre all’aspetto educativo, l’attenzione delle suore è stata da sempre rivolta agli ammalati. Il Centre de Santé (dispensario) di Rusaka è luogo di accoglienza, di diagnosi e di cura per qualsiasi genere di malattia. Altre comunità sono state aperte in questi anni. Ora le suore missionarie italiane sono solo 2 ma sono numerose le suore locali, alcune sono giovani e devono completare il ciclo di studi perché siamo fermamente convinti che, oltre a una formazione spirituale è fondamentale anche una formazione professionale. In tutte le comunità, anche quelle con lo scopo principale della formazione delle postulanti o delle novizie, c’è comunque sempre l’attenzione al contesto sociale nel quale vivono per aiutare i più poveri tra i poveri. Le necessità sono sempre tante ma ci sono anche tanti benefattori che non si tirano indietro nell’aiutare come è loro possibile fare. La missione è fatta dai piedi di chi parte, dalle ginocchia di chi prega e dalle mani di chi dona con generosità.

Desideriamo quindi ringraziare: le suore, che da anni ci permettono di impegnarci per sostenere le missioni; tutte le persone che hanno contribuito economicamente con l’acquisto dei prodotti attraverso un’offerta spesso maggiore rispetto al valore reale dei prodotti. La signora Silvana, che ha prestato gratuitamente il luogo dove poter ospitare il nostro mercatino. Don Giuseppe e Mirko, per aver prestato i tavoli. Inoltre, Roberto, Alice e Alessandro, Lorella e Stefano, per aver contribuito all’allestimento e alla presenza durante le fredde domeniche di dicembre. Un ringraziamento speciale a Lorella e Stefano, genitori di Filippo, che (approfittando anche dell’imminente partenza di un container) hanno deciso di donare alla missione una pianola professionale con la quale Filippo stava imparando a suonare. La pianola verrà usata negli oratori e nelle chiese, e sarà disponibile per i bambini che desiderano imparare a suonare. Grazie davvero Lorella e Stefano per questo dono, siamo sicuri che Filippo guarderà in basso verso la missione, e sarà contento di aver fatto felici tante persone attraverso il vostro gesto.

Pietro Gorgaini