Il MAST riparte a pieno ritmo con la mostra “Le tre età di Giuseppe Bazzani”

6 Ottobre 2019

Due anni ormai sono trascorsi dall’apertura al pubblico del MAST Castel Goffredo – museo della Città. Due anni di lavoro, progetti, idee realizzate e ancora tante da plasmare, con la consapevolezza che “se non fai niente non rimarrà niente”, che tracciare un solco e seminare sia il primo passo, indispensabile, verso la conoscenza, la conservazione, la tutela e quindi la promozione di un patrimonio unico e pertanto prezioso.

Dopo la pausa estiva, l’associazione onlus Gruppo San Luca di Castel Goffredo, è lieta di festeggiare questi due primi anni, con la presentazione al pubblico della mostra “Le tre età di Giuseppe Bazzani (1690-1769)”, a cura di Barbara D’Attoma e Corrado Bocchi, dedicata al pittore mantovano in occasione del 250° anniversario della morte.

La mostra sarà visitabile dal 12 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020 (da mercoledì a domenica, 10.00-12.30 e 15.00-18.00) nelle sale del MAST Castel Goffredo – museo città, istituzione di proprietà parrocchiale gestita dalla stessa associazione, con sede nel Comune di Castel Goffredo (Mn) in via Andrea Botturi, 3.

Giuseppe Bazzani, le cui opere sono nei grandi musei del mondo (tra cui la National Gallery di Londra, la Collezione Thyssen-Bornemisza di Lugano, la Galleria degli Uffizi di Firenze e la Gallery of Art di Washington D.C.) è un pittore di grande importanza per l’epoca tardo barocca, anticipatore di sensibilità “quasi romantiche e visionarie” che influenzarono il Rococò veneziano e austriaco.

Accanto alla tela con “Educazione della Vergine”, già parte integrante del patrimonio del MAST e prima opera documentata di Bazzani, che la eseguì nel 1729, ad affiancarla saranno la tela con le “Anime del Purgatorio” proveniente dalla prepositurale di Sant’Erasmo di Castel Goffredo, un ex voto proveniente dal Museo Diocesano di Brescia e numerose tele di proprietà privata, alcune delle quali esposte per la prima volta al pubblico. La mostra fornirà inoltre la possibilità di ammirare il ciclo di 6 tele dedicato alle “Storie di Sansone” custodite presso la chiesa parrocchiale di Leffe (Bergamo), uniche opere commissionate al Bazzani, insieme a quella proveniente da Brescia, fuori dal territorio mantovano.

Nel corso di questi due anni il museo ha consolidato alcuni appuntamenti fissi, tra cui le attività didattiche rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, le attività rivolte alle famiglie ogni seconda domenica del mese, il Te al museo ogni terza domenica, le conferenze e i corsi pomeridiani e serali in programma da ottobre 2019 ad aprile 2020 (tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.mastcastelgoffredo.it oppure chiedendo in museo negli orari di apertura).

Ma il museo è soprattutto luogo della “conservazione e della tutela” e numerose sono state le opere che, grazie al contributo di tanti, sono tornate a nuove vita, come la tela che ritrae “S. Agostino abbatte le eresie” del 1570 ca., oggi esposta accanto a una delle installazioni multimediali che danno voce a Leone ebreo, Stendhal e al giovane novizio agostiniano, memore dello “scivolone protestante” che coinvolse Castel Goffredo verso la metà del XVI sec.

Mi piace pensare che visitare per la prima volta un museo o ritornarci più volte sia come leggere per la prima volta un libro e poi rileggerlo a distanza di tempo. Chi lo fa sa che la trama, i personaggi, gli ambienti e anche gli odori a volta, variano a ogni lettura. Così la visita a un museo…

Con questa seconda nuova apertura desidero rinnovare i miei ringraziamenti a ciascuno sponsor, al Credito Padano – Banca di Credito Cooperativo, da poco main sponsor del museo, a don Giuseppe Bergamaschi, a agni socio del Gruppo San Luca e ad ogni volontario, senza i quali nulla sarebbe ciò che è.

E allora buona lettura e buona visita a chi avrà la curiosità di scoprire o riscoprire il MAST.