Il romanzo “Una vita da ricostruire” di Brigitte Riebe vince il Premio Acerbi

6 Ottobre 2021

Brigitte Riebe è la vincitore, con 46 voti raccolti, della nuova edizione del premio letterario dedicato a Giuseppe Acerbi, con il romanzo “Una vita da ricostruire” (traduzione dei Teresa Ciuffoletti e Nicola Vincenzoni), pubblicato dalla casa editrice Fazi nel 2021. Una storia di ricostruzione, legata alla rinascita di Berlino post Seconda Guerra Mondiale attraversa lo storia imprenditoriale di una famiglia di commercianti.

La cerimonia di proclamazione si è svolta nel tardo pomeriggio di sabato 2 ottobre, nella sala consiliare del Municipio di piazza Mazzini alla presenza del Comitato Scientifico e del direttivo del Premio, oltre a molti lettori e lettrici, la giunta e il sindaco Prignaca che, in questi mesi, hanno valutato i tre romanzi di autori tedeschi che hanno dato vita a questa edizione 2021. La premiazione, però, si è aperta con la consegna del premio allo svedese Bjorn Larsson che, nel 2020 (anno del Covid), ha vinto il premio Giuseppe Acerbi con il romanzo “La lettera di Gertrud” (Iperborea).

Larsson, che non è potuto essere presente, ha mandato un video di saluto dando appuntamento ad aprile a Castel Goffredo, e, inoltre, ne “I quaderni del Premio Acerbi” sul tema della letteratura svedese, c’è un suo contributo scritto in lingua italiana dato che il romanziere, in questi anni, ha imparato l’italiano. “In tutti i suoi libri c’è l’idea di libertà come elemento fondante della vita. In questo romanzo il tema è declinato come ‘libertà di essere chi siamo’. Ognuno di noi è libero di poter scegliere” ricordano in sala i curatori scientifici del Premio.

Il pomeriggio letterario è stato allietato dal canto della soprano Serena Aprile, accompagnata al pianoforte dal M° Massimiliano Giovanardi. Un lungo applauso, dunque, al termine della cerimonia, ha salutato la vincitrice Brigitte Riebe, dopo che è stata letta una pagina del suo romanzo. A seguire, nel parco La Fontanella c’è stata la cena tedesca con i soci, i lettori e le lettrici.

Luca Cremonesi