“Incontri d’autunno 2021”: serate culturali presso la Sala civica di Castel

28 Settembre 2021

Venerdì 1° ottobre alle ore 20,30, presso la sala civica di Castel Goffredo, in piazza Matteotti, 7, inizia Incontri d’autunno 2021, una serie di appuntamenti con studiosi, autori e “cultori della materia” che parlano di temi di storia locale, legati alla comunità in cui ognuno vive. Momenti informali nei quali oltre ad ascoltare si può anche discutere degli argomenti esposti.

Il primo incontro di venerdì 1° ottobre è dedicato alla presentazione del libro curato da Maria D’Arconte, dal titolo Giuseppe Guerzoni. La vita e l’opera letteraria. Dedicato a questa figura di spicco del risorgimento mantovano, per sfuggire alla gendarmeria austriaca si rifugiò in Piemonte nel 1853. Laureatosi in Lettere, collaborò a diversi giornali tra cui quello che divenne ottant’anni dopo “Il Sole 24 ore”. Fu nell’esercito garibaldino nel 1859 e nel 1860 con I Mille, nel 1862 sull’Aspromonte, divenendo poi segretario di Garibaldi. Entrò con Bixio a Roma nel 1870. Eletto al Parlamento unitario, fu promotore di diversi progetti di legge e grande intellettuale autore delle biografie di Garibaldi e di Bixio. L’ultimo suo scritto s’intitola La Scuola è il problema morale del nostro tempo. Intervengono la curatrice Maria D’Arconte e Annalisa Ronchi.

Venerdì 8 ottobre è di scena invece Manlio Paganella, autore de Enzo Boletti. Dall’inferno sovietico al miracolo economico, che insieme a Francesco Iengo, parlerà delle vicende di questo personaggio emblematico per la storia dell’Alto Mantovano. La sua vita è stata un alternarsi di colpi di scena: arruolatosi negli Alpini, venne inviato sul Fronte Orientale, dove partecipò alla Resistenza polacca, ritrovandosi poi prigioniero nei Gulag, dove rimase per oltre un decennio. Ultimo reduce italiano a essere liberato, sarà accolto alla stazione di Brescia da una folla osannante.  Al rientro in patria si impegnerà in un’instancabile attività di amministratore pubblico e di promotore dell’economia locale. Ha fondato il Museo Internazionale della Croce Rossa a Castiglione delle Stiviere.

Nel mese dedicato al benessere psicologico, venerdì 15 ottobre si parla de La sottile arte dello scrivere. Dalla vita alla pagina: un mondo che si schiude. Sarà illustrato il progetto Recovery.Net: laboratori per una psichiatria di comunità, una proposta rivolta ad utenti ed operatori dei servizi di salute mentale, come anche all’intera comunità locale, dove la scrittura è usata come «terapia» per la «cura della persona». Quindi arte della scrittura come riconoscimento e ascolto delle proprie emozioni e dei propri sentimenti più profondi legati ad esperienze di vita personale. Dai frutti dei laboratori di scrittura emotiva, organizzati da Il Chiaro del Bosco ONLUS, sono presentate due esperienze, raccolte nelle opere di: Maria Beatrice Bandera, Banda Bandera. Se i gatti hanno sette vite, la mia vita ha sette gatti, e di Davide Dall’acqua: Destini appassionati tra strategie e misteri, autori che saranno presenti alla serata insieme a Daniela Piroli.

Il venerdì successivo, il 22 ottobre, è il turno di Gemme di luce: Sguardi aperti sulla vita che aiutano a splendere di Elena Aldi, durante il quale l’autrice parlerà di come portare alla superficie temi attuali e dibattuti, rovistare dentro di sé per rivedere priorità e stile di vita, trasformare la paura in forza creativa. Il lettore verrà accompagnato ad interrogarsi, a cambiare prospettiva, a mettersi in gioco, a guardare in faccia la propria essenza e a trovare il coraggio di splendere.

Il protagonista di venerdì 29 ottobre sarà Aloisio Gonzaga. Un principe nella Castel Goffredo del ‘500. L’autore, Massimo Telò, illustrerà la figura di Aloisio Gonzaga (Luzzara, 20 aprile 1494 – Castel Goffredo, 19 luglio 1549), uno dei un condottieri italiani del Rinascimento, esperto di duelli e di fortificazioni militari. Signore di Castel Goffredo, Castiglione e Solferino per testamento del padre Rodolfo, fu il capostipite di un ramo cadetto di Casa Gonzaga. Fedele alla causa imperiale e all’imperatore Carlo V, che nel 1543 fece visita al suo palazzo a Castel Goffredo (Castel Giuffré al tempo), fu uno dei personaggi più importanti della storia di Castel Goffredo: a lui si deve gran parte dell’impianto urbanistico rinascimentale del paese, che elesse a capitale del suo feudo, comprendente anche Castiglione e Solferino.

Gli incontri si chiudono giovedì 4 novembre, con la presentazione di Volti della Grande Guerra. Ritratti di Caduti, dispersi e Reduci di Castel Goffredo di Giancarlo Cobelli.  Sarà un’occasione per seguire come la trasformazione del mito del ricordo dei Caduti e Dispersi della Grande Guerra in   religione della patria ha prodotto diversi “monumenti” che ancora oggi sono presenti e si possono leggere a Castel Goffredo. Questa costruzione è stata declinata in diverse espressioni come l’istituzione del parco delle rimembranze, l’edificazione del monumento ai caduti, la fusione della campana della vittoria, la stampa dell’elenco ufficiale dei Caduti e Dispersi, una nuova toponomastica cittadina, l’apposizione di lapidi. A questi “monumenti” si aggiunge il cartone degli “Gli Eroi, i mutilati ed i reduci di Castel Goffredo” con i volti di 288 giovani soldati castellani che parteciparono alla Grande Guerra, volti a cui restituire un’identità.

Tutti gli incontri, gratuiti e aperti al pubblico con GREEN PASS, senza prenotazione, fino ad esaurimento posti disponibili, sono promossi dall’Amministrazione comunale di Castel Goffredo e dalla Biblioteca, in collaborazione con Associazione El Castel, Gruppi di lettura Il libròzio e Gulliver, Associazioni Alpini di Castel Goffredo, Progetto Recovery.Net: laboratori per una psichiatria di comunità/Welfare in azione, Associazione Agesti di Castel Goffredo.

Giancarlo Cobelli ed Elisa Bottoli