La Missione: “E non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male”

19 Maggio 2023

La Missione del Padre Nostro promossa dalla parrocchia di Castel Goffredo volge al termine, con il lancio e il relativo approfondimento dell’ultima frase “E non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male”. Ma noi siamo liberi! E poi viviamo in una società libera: possiamo andare dove vogliamo, comperare quello che ci piace, vestirci alla moda, fare quello che fanno tutti … e potremmo continuare a decantare le meraviglie del nostro sistema di vita. Ma è proprio così? Siamo davvero liberi di essere noi stessi? Ogni persona umana è davvero nella condizione di esprimersi per quello che sente di essere in profondità, oppure spesso non sappiamo neppure noi chi siamo e cosa vogliamo fare? Ecco: l’ultima domanda del Padre Nostro ci interpella nel più intimo di noi stessi, alla ricerca della nostra più vera identità di esseri umani.

Quante volte mi sento dire dalle persone più semplici, di fronte a certi fatti che gli uomini combinano: ma neanche gli animali fanno queste cose! E allora chi siamo davvero? Si, perché la libertà è questione di identità profonda, non semplicemente di poter fare questo o quello. E oggi è difficile essere liberi, perché condizionati da mille suggestioni, provocazioni reali o mediatiche, impulsi inconsci o scatenati da stimoli indotti, interessi personali espliciti o veicolati da gruppi e poteri esterni fortissimi. Come essere sé stessi? E come essere liberi? Questa è l’invocazione ultima che Gesù ci invita a pregare nel Padre Nostro, sapendo che la nostra felicità dipende proprio dal nostro essere liberi da tutto ciò che è male e ci tenta al male.

Avere la capacità di capire e sapere ciò che è male ed evitarlo, facendo invece il bene, costi quel che costi, anche se gli altri mi inducono a fare il contrario: questa è libertà! E la storia è piena di testimoni che hanno agito in questo senso e che ci incoraggiano a fare altrettanto. Pensate a S. Tommaso Becket o a S. Tommaso Moro, o, se volete, più vicino a noi, S. Massimiliano Maria Kolbe. Uomini liberi, che hanno pagato con la vita la loro libertà, ma ancora viventi in Dio e nella comunione dei Santi. Questa è la libertà che annunceremo e approfondiremo con i Fratelli e le Sorelle di San Francesco secondo il programma della Missione che volge al termine. Vi invito a non perdere nessuna delle occasioni che verranno offerte in questo mese per meditare e prendere coscienza di questa frase ultima del Padre Nostro così attuale e intrigante anche oggi.

Don Giuseppe Bergamaschi – parroco di Castel Goffredo