La proclamazione a Castel del vincitore del 30° “Premio Letterario G. Acerbi”

6 Luglio 2022

Domenica 3 luglio, nella sala Consiliare del Comune di Castel Goffredo si è tenuta la proclamazione del vincitore della XXX edizione del Premio Letterario Giuseppe Acerbi, dedicato alle Letterature del Belgio. La vincitrice di questa importante tappa del Premio letterario è stata Adeline Dieudonné con il romanzo La vita vera (Solferino, 2019). La giovane scrittrice francofona, che ha ottenuto numerosi voti dai lettori, è ampiamente apprezzata anche in Francia dove le sono stati riconosciuti il Premio Fnac e il Premio Renaudot des Lycéens.

Il pomeriggio letterario ha visto in apertura il mio saluto, in qualità di presidente dell’Associazione Acerbi, quello del sindaco di Castel Goffredo Achille Prignaca, e la presentazione dei quattro romanzi in concorso a cura di Marika Piva (Università di Padova): Gli aerostati di Amélie Nothomb, La vita vera di Adeline Dieudonné, Monte Carlo di Peter Terrin e Il terzo matrimonio di Tom Lanoye. A seguire i componenti del comitato scientifico, Francesca R. Paci, Maurizio Rizzini, Antonio Castorina, Edgarda Ferri, Don Marco Lunghi, Bruno Mazzoni e Luigi Tassoni, hanno espresso le loro motivazioni di voto. Il violino di Eugenio Gargiola dell’Orchestra da camera di Mantova ha allietato il pomeriggio letterario proponendo brani di Bach, Frank, Paganini, Morricone mentre si svolgeva lo spoglio in diretta delle schede e la lettura di alcuni brani dei romanzi selezionati. Al termine, la prof.ssa Paci, presidente della Giuria Scientifica, ha proclamato Dieudonné vincitrice di questa edizione per un romanzo dai toni fiabeschi e noir. Come da tradizione, interrotta soltanto negli ultimi due anni a causa dell’emergenza sanitaria, la scrittrice sarà ospite del Premio nel mese di novembre per alcuni giorni, durante i quali, incontrerà i ragazzi di varie scuole superiori e l’affezionato pubblico dei lettori della Associazione Acerbi, per concludersi con la consueta serata di gala della premiazione.

Il pomeriggio letterario è stato dedicato al ricordo della nostra carissima Anna Casella, che ci ha lasciato proprio pochi giorni fa. Docente di Antropologia Culturale all’Università Cattolica, è stata una delle colonne portanti del nostro premio e tra i primi componenti del Comitato scientifico. Ci ha saputo guidare con grande competenza, e affetto nel corso di questi anni, aprendoci percorsi di ricerca e di riflessione. Ricordiamo i suoi numerosi studi nel campo dell’antropologia, nella realizzazione dell’atlante demologico italiano, l’attenzione rivolta alla presenza missionaria della curia mantovana in Brasile nel cuore del secolo scorso. Ha svolto numerose ricerche in Brasile (area di riferimento), in America Settentrionale, in Africa (Benin, Uganda, Mozambico, Sud-Africa, Senegal) e in Europa settentrionale. Si è occupata principalmente di antropologia politica e della famiglia; di antropologia della salute; di antropologia dell’ambiente e di storia della antropologia. Siamo stati molto legati ad Anna ed è una grave perdita non solo per la nostra associazione, ma per l’intera comunità scientifica e locale. Speriamo che la sua competenza e la sua determinazione continuino a guidarci negli anni futuri.

Quest’anno l’Associazione riprenderà anche il tradizionale viaggio nel paese scelto per il concorso.  È già in fase di organizzazione, infatti, un viaggio in Belgio, che si svolgerà dal 4 all’8 settembre, nel quale sono previste visite alle note città di Anversa, Bruges, Gand, Leuven, oltre che naturalmente alla capitale Bruxelles e al Parlamento Europeo. La serata clou del viaggio sarà però dedicata a un convegno che si terrà il 7 settembre presso l’Istituto Italiano di Cultura con la partecipazione degli scrittori finalisti. Il viaggio è parte fondamentale della mission dell’Associazione Acerbi che, nella stessa denominazione statutaria, reca la finalità di “conoscere e avvicinare i popoli”, ricordando gli stessi intenti del viaggiare sottolineati da Giuseppe Acerbi: spogliarsi dei pregiudizi locali ed acquistare la capacità di guardare alle cose ed agli uomini con un occhio più acuto ed imparziale; comprendere il governo, le leggi ed i costumi di altre nazioni, imparare le lingue …

Simona Cappellari – Presidente Associazione Giuseppe Acerbi