Lavarone atto secondo: valigie pronte per i ragazzi di terza media

11 Luglio 2019

Finito il Grest, mentre a S. Apollonio si tiene l’esperienza mattutina del Grestate ricca di attività stimolanti e divertenti, è iniziato per molti ragazzi della nostra comunità il periodo dei campi estivi, esperienze tra le più formative offerte dalla nostra parrocchia.

I primi a partire sono stati i ragazzi di prima media ad Auronzo di Cadore (BL), subito dopo i ragazzi di seconda media hanno raggiunto Lavarone (TN), dove stanno ancora vivendo la loro esperienza che terminerà sabato 13 luglio con un passaggio di testimone alla annata dei 2005, che, fresca fresca di esame, si appresta ad inaugurare questa estate “senza compiti” proprio nel paese trentino. Ad accompagnarli non solo i soliti animatori che li seguono ormai da due anni, ossia Anna Compri, Filippo Bellanza, Samuele Malacarne, Andrea Durosini, Matteo Cerutti e Matteo Polini, tutti classe 2000, ma anche due new entry 2001: Alessia Masso e Eleonora Zani, che hanno collaborato con i maturandi del gruppo nelle fasi di preparazione del campo. A completare “lo staff” anche altre figure, le più grandi, molto importanti nell’allestimento di questa grande esperienza: Andrea Buffi, detto Stais, don Matteo con Guido Belli, che guideranno i momenti di preghiera, e gli ottimi cuochi volontari.

I 40 ragazzi iscritti vivranno il campo all’insegna della felicità, della sua ricerca, che costituisce uno dei diritti inalienabili dell’uomo. Scopriranno che è un bene che richiede molto impegno e pazienza, difficile da trovare e ancora di più da mantenere. Ma ancor prima affronteranno la difficile questione di dare una definizione alla felicità, presupposto della ricerca: troveranno un aiuto nelle parole di Gesù, ricordate col nome di “Beatitudini”. In queste otto frasi, infatti, è racchiusa l’opportunità che ognuno di noi ha di agire con impegno e sacrificio nel contesto di un gruppo per assicurarsi un presente felice, premessa di un medesimo futuro. Da qui il titolo del campo, Felicità3, a sottolineare quanto la felicità sia mettersi in gioco nelle tre dimensioni, concretamente e a ricordarci che non è solo frutto di un ragionamento intellettuale. Mente, corpo e anima devono offrirsi disponibili per raggiungere una felicità piena, una felicità “alla terza”, come la classe che i nostri ragazzi hanno appena frequentato a scuola.

Un viaggio che riserverà molte sorprese e nuove consapevolezze e, soprattutto, all’insegna dello sport, del movimento, a partire dalle classiche passeggiate tra i sentieri montani fino ad attività meno consuete come l’arrampicata e il tiro con l’arco, contorno di giochi di squadra e serate sotto le stelle. Non resta che preparare le valigie …