“Letti per voi”: i suggerimenti del filosofo Luca Cremonesi sui libri dell’estate

26 Luglio 2021

Col caldo e l’estate finalmente si ha la possibilità di leggere… in vacanza. Si, certo… c’è voglia di uscire, di stare all’aperto e di non pensare a nulla. Vero. La Pandemia porta con se voglia di libertà e di spensieratezza. Tuttavia, leggere non è in contrasto con le altre attività di cui sopra. Anzi. A ben vedere mai come in quest’epoca, e in questa fase, serve raccogliere idee, fare ordine e mettere in fila progetti, sogni e ambizioni. Ci siamo trovati tutti più vulnerabili ma tutto questo può essere trasformato in un super potere. Lo canta anche Vasco Brondi: “E’ un super potere essere vulnerabili”. Diamogli retta al cantautore, si sa mai.  E così, mentre la mia trasmissione su Radio Alfa è in pausa, non mi resta che darvi qualche consiglio, e lo faccio mentre sto leggendo, all’ombra di una splendida magnolia, in riva al lago…

Il libro dell’estate sarà senza dubbio alcuno L’inverno dei Leoni, il seguito de “I Leoni di Sicilia” di Stefania Auci. Libro atteso figlio del successo riscosso due anni fa da questa “esordiente”. Bene, il lavoro del bravo lettore lo abbiamo fatto… Ora andiamo a parlare di altro.

Il vero libro dell’estate? Avete dubbi? Spero di no… Il primo libro non può che essere Yoga di Emmanuel Carrère (Adelphi). L’ultimo romanzo del grande autore francese (fra i miei preferiti, lo sapete bene se mi ascoltate in radio) racconta, come sempre, parte della sua vita. Dalla meditazione allo Yoga, dalla crisi alla rinascita. L’immanenza, un vita… diceva Deleuze. Ed eccola qua, una vita immanente e senza lati oscuri. Tutta su un piano, senza altezze e profondità. Fedele agli antichi Greci, Carrère è profondo perché sa stare alla superficie. Inoltre, leggendo con attenzione, troverete una splendida definizione di arte… Chi cerca trova…

Sempre in ambito narrativo vi consiglio l’ultimo romanzo di Mario Desiati, narratore eccellente (ricordate il suo “Ternitti”? Credo di si, ve ne ho parlato mille volte…). Le sue storie d’amore “anomale” sono, di fatto, lo specchio delle nostre storie d’amore. Banale? Beh, lo diceva anche Vecchioni… “solo chi non ha mai scritto lettere d’amore fa veramente ridere”. Sul Premio Strega non mi pronuncio, ma di certo c’è che il romanzo “meno Strega” in assoluto è “Due vite” di Emanuele Trevi. Certo, dovete togliervi dalla testa la voglia di leggere un bel romanzo. Trevi, tenendo fede alla definizione di Wu Ming, consegna alle stampe un UFO – un oggetto non identificato – che è uno splendido esercizio di stile… siatene consapevoli. Così facendo, leggerete un bel libro.

Per completare la cinquina narrativa vi consiglio “Il volo della poiana” di Paolo Repossi, narratore pavese che adoro, persona pacata, uomo fin troppo umile per la potenza della sua scrittura. In questo nuovo romanzo ci porta nell’Italia della seconda Guerra Mondiale. Un pizzico di giallo non stona, lo dico da non amante del genere, e non fa perdere nulla alla calda potenza della sua scrittura. L’ultimo romanzo che vi consiglio è scritto da un chitarrista che, però, in questi ultimi anni si è dato alla narrativa. Mi riferisco a Massimo Zamboni che, dopo l’ottima “prima” con L’eco di uno sparo”, torna con “La trionferà”, storia ambientata in Emilia. Memorie di paesi, di partigiani, di persone che hanno vissuto la macro storia ai margini. Un viaggio nel tempo, senza alcuna nostalgia se non quella per il tempo (bello) passato, come da manuale. Fresco di stampa, invece, il “nuovo” SimenonLa mano” (Adelphi), romanzo che non delude e che racconta una sorta di affinità elettiva contemporanea. Un delitto, due donne e un uomo: pochi elementi, come sempre, ma l’alchimia di Simenon fa sì che si trasformi in oro tutto ciò tocca. Il delitto nasconde una storia d’amore tormentata e così, ancora una volta, amore e morte si inseguono.

Per quanto riguarda la saggistica (senza essere troppo pesante), il primo libro da avere è quello di Matteo Incerti che, dopo gli splendidi “Il bracciale di sterline” e “I pellerossa che liberarono l’Italia”, torna in libreria con “I bambini del soldato Martin”, volume che racconta l’incredibile storia che ha tenuto l’Italia sospesa nel 2020. Un reduce 96enne americano si è messo alla ricerca di tre bambini fotografati nel 1944. Grazie a internet e ai contatti di Matteo Incerti i tre bambini, oggi nonni, sono stati trovati e messi in contatto con Martin. Una storia meravigliosa, e Incerti, in queste pagine, crea il giusto mix fra narrativa, diario biografico e saggio storico.

Il nuovo volume di Giulio Busi è, invece, un nuovo gioiello che il grande intellettuale, accademico berlinese, ci regala dopo la sua monografia su Cristoforo Colombo. “Indovinare il mondo” è il titolo di questo breve saggio che ci porta per mano nella storia di chi, nelle varie epoche, ha provato a indovinare il percorso della storia umana. Splendido.

La valle oscura” di Anna Wiener è una storia triste di come la turbo economia generata dal web, negli usa, stia stritolando intere generazioni di sognatori. Le start-up e il mondo del web sono, come direbbe Baricco, la moderna declinazione del Game e la Wiener, testimone diretta, racconta la sua esperienza di giovane sognatrice che è finita dentro questo meccanismo di soldi, denaro e facile ricchezza e, soprattutto, solitudine, ansia e frenesia.

Anche le edicole regalano ampia possibilità di scelta. Fra queste, vi segnalo “Le donne della Costituzione”, volume del Sole 24 Ore dedicato alle figure femminili che hanno collaborato alla stesura della nostra Costituzione, e il libro “L’arte del ritratto” di Vittorio Zucconi, compianto giornalista, direttore di Radio Capital, penna straordinaria di Repubblica. In questo volume c’è il meglio del meglio della sua produzione.

Un ultimo consiglio. Andate a fare acquisti nelle piccole librerie. Quelle indipendenti, per capirci. Per queste i tempi che abbiamo vissuto sono stati duri. Eppure, hanno resistito. In questi luoghi magici troverete persone appassionate e che sapranno consigliarvi anche autori e autrici meno noti, ma che sono tutti da scoprire. Le classifiche si posso manipolare, il passaparola no. Ed è per questo che è un’arma che vince sempre. Torno sotto la mia magnolia, con il mio libro… Buona estate!

Luca Cremonesi