L’Operazione Mato Grosso dopo il lockdown accanto ai poveri in missione

10 Giugno 2020

Fine febbraio, inizio marzo, tempo di guardare alla primavera, sognando qualcosa di bello e di nuovo per coinvolgere altri ragazzi a lavorare per i poveri. Ecco, questi erano i pensieri dei ragazzi dell’Operazione Mato Grosso prima del lock-down. I ragazzi più giovani (16/17 anni) del gruppo Salta Foss (per la maggior parte di Castel Goffredo) erano in procinto di organizzare il loro primo campo raccolta ferro ad Asola e paesi limitrofi, entusiasti e contenti di poter invitare nuovi amici della zona e altri ragazzi dell’Omg conosciuti al campo raccolta viveri organizzato a Mantova dai ragazzi più grandi, durante le vacanze di Natale. Tutto si è fermato, ma non il sogno di fare qualcosa per gli altri: qualcuno dei ragazzi più grandi ha regalato il proprio tempo per distribuire viveri con la Caritas e, nel piccolo delle nostre case, abbiamo ripensato il fare gratuitamente per gli altri in un altro modo.

La prima cosa che ci è venuta in mente è stata quella di fare una raccolta viveri nelle nostre case: mettere ogni giorno 1 kg di generi alimentari da inviare ai poveri in missione non appena fosse possibile; quest’idea è diventata sempre più forte dal momento in cui il Covid-19 è apparso anche negli stati in cui operiamo in America, per poter dare da mangiare a tutta la gente che ogni giorno bussa alla porta dei nostri amici in missione. Non potremo fare una raccolta porta a porta, come abbiamo sempre fatto grazie alla collaborazione con i ragazzi dei gruppi giovanili della parrocchia, così abbiamo pensato di far girare il volantino su WhatsApp e attraverso i social. 1KG FA LA DIFFERENZA! E’ questa la frase che abbiamo scritto come slogan, perché crediamo nella generosità della gente e nella Provvidenza che viene in aiuto quando si fa qualcosa di buono per gli altri. Così in molti paesi limitrofi a Castel Goffredo sta girando questo volantino, per chiedere una mano a tutti e riuscire ad inviare in Perù a fine giugno il container di 120 quintali. Per ritirare i viveri che ognuno vorrà regalare, diverse famiglie si sono rese disponibili a fare da “punto di raccolta”. Qui a Castel Goffredo, invece, i viveri possono essere portati sabato 13 giugno (h. 9-12 e 15-18); giovedì 11 (17/19) al nostro Magazzino Lo Sbaraglio in via Ubertini 5 (zona industriale), che finalmente abbiamo potuto riaprire e, che per il mese di giugno, sarà aperto tutti i sabato pomeriggio.

I ragazzi più giovani, oltre ai lavori soliti come sgomberi, traslochi, lavori di verde e tinteggiatura di cancellate, hanno pensato di creare un piccolo orto (uno a Castel Goffredo e uno a Rivalta), grazie a un pezzetto di terra prestato “gratuitamente”; il tempo della chiusura ha fatto pensare a questo nuovo lavoro che permette di sporcarsi concretamente le mani, stando in mezzo alla natura e avendo la pazienza di “at-tendere” i frutti per “tendere” la mano verso qualcun altro, vendendo i prodotti della terra  (se qualcuno fosse interessato può contattare Paola Schenato al 3493695105 e Alberto Compri al 3398753270 ). Il lavoro dei ragazzi dell’Omg è accompagnato e sostenuto anche da tanti amici simpatizzanti che in diversi modi, come la gestione dei rifugi in montagna aiutano i nostri amici in missione; in particolare alcuni amici castellani gestiscono la malga Palmarusso sul monte Guglielmo. Per informazioni contattate Andrea Buffi al 3333459811.

Le proposte sono tante e l’aiuto e l’energia di tutti sono fondamentali per dare una mano ai poveri.