“Luoghi comuni”: la presentazione a Castel del libro di Fabrizio Binacchi

1 Dicembre 2022

Domenica 4 dicembre alle ore 10:30 nella Sala Consigliare del Comune di Castel Goffredo, l’Associazione Giuseppe Acerbi presenta l’ultimo libro del giornalista Fabrizio Binacchi dal titolo “Luoghi Comuni” (Minerva 2021). Attualmente caporedattore del Tg3 Rai della Lombardia, Binacchi è stato direttore del Centro di produzione Rai di Milano e, per 15 anni, docente a contratto di Teoria e Tecnica del Linguaggio Televisivo al master di Giornalismo dell’Università di Bologna. Ha cominciato la professione alla “Gazzetta di Mantova”, dove ha lavorato fino all’ingresso in Rai, al Tg1, come redattore economico sindacale. È diventato poi conduttore al Tg1 Mattina, caposervizio alla redazione politica, e caporedattore della fascia Tg1 delle 13:30.

Ha condotto il Tg1 13:30 e due edizioni di Linea Verde su RaiUno. Nella testata giornalistica regionale è stato caporedattore di coordinamento, caporedattore regionale a Bologna, caporedattore centrale responsabile del Lazio e ha curato, inoltre, il settimanale Ambiente Italia in onda da Torino su RaiTre. Autore e conduttore del programma Ci vediamo in onda, su RaiUno da Milano, ha ideato e condotto per tre edizioni il settimanale Tgr Agricoltura Regioni su RaiTre. Ha collaborato con “Il Giorno”, “Gazzetta di Mantova”, “Gazzetta di Reggio”, “Gazzetta di Modena”, “Nuova Ferrara”, “l’Allevatore”, “l’Informatore zootecnico e veterinario”, “Terra e Vita”, “l’Agricoltore

Insieme a Tiziana Rodella (Assessore alle Politiche per la famiglia, la persona e giovanili, e Pari opportunità) e a Simona Cappellari (Presidente dell’Associazione Giuseppe Acerbi), il giornalista ripercorrerà i principali errori, le bellezze e le stranezze del linguaggio giornalistico fino ad arrivare ai numerosi luoghi comuni utilizzati dai politici. Illustrerà un ampio numero di stereotipi, frasi fatte che dilagano ormai sui giornali e in tv, come “Tragedia maturata” e “brancolano nel buio”, “pecora nera” e “la vicenda si tinge di giallo”, ma anche “nella misura in cui” e “la riunione si svolge presso”, poi ancora “misura shock”, “stringere la cinghia”, “si sono portati sul posto, pistola alla mano” e poi cascate di parole inglesi come vision, mission, know-how, fashion, look, e l’ultimo dilagante “lockdown”.

Sono solo alcuni esempi di luoghi comuni che talora aiutano a capire meglio le notizie, altre volte invece appesantiscono e sviano, rallentano il racconto, portano distrazione, travisano il significato. Per uscire da questa dilagante diffusione, l’autore illustrerà come combattere l’invasione degli stereotipi e di espressioni inflazionate al fine di riscoprire quanto sia potente la parola giusta al giusto posto e il suo significato autentico.

Anna Maifrini