Nel caldissimo periodo d’agosto l’attività della Caritas non si è fermata e sono continuati alcuni servizi essenziali come la raccolta alimenti dal banco alimentare e dai supermercati, oltre che dal Punto Distribuzione di Mantova, così da non interrompere la distribuzione dei pacchi alimentari alle famiglie assistite. Attualmente, le famiglie che si avvalgono degli aiuti alimentari della Caritas sono circa 75, per un totale, bambini compresi, di oltre 200 persone; i numeri sono aumentati rispetto ai mesi precedenti, perché dallo scorso mese di marzo sono arrivate a Castel Goffredo una quindicina di famiglie rifugiate di guerra, provenienti dall’Ucraina.
Il numero di queste famiglie è fluttuante perché, se è vero che alcune famiglie hanno già fatto rientro in patria, è altrettanto vero che in Castel Goffredo abbiamo assistito all’arrivo di altre nuove famiglie. Lo Sportello Ucraina, appositamente aperto con l’aiuto anche di alcune mediatrici culturali, ha lavorato tantissimo, ricevendo apprezzamento dalla sede provinciale Caritas, dalla nostra Amministrazione Comunale e anche dai Comuni limitrofi. In questi ultimi mesi, appunto, l’attività dei volontari si è quindi molto incrementata. Innanzitutto il primo passaggio riguarda la raccolta dati di tutte le persone che si rivolgono alla Caritas: è un’attività fondamentale, da fare con scrupolo, attenzione, fermezza, ma con altrettanta sensibilità e delicatezza.
Altra fase essenziale è il rifornimento degli alimenti da distribuire; impegna vari autisti, che si alternano costantemente per recarsi presso la sede della Caritas diocesana, da dove provengono gli alimenti assegnati alla nostra sede tramite fondi europei, ma anche presso il Banco Alimentare di Verona e, ancora, presso i supermercati della nostra zona, dove sono posizionati i cesti che i nostri concittadini riempiono con molta generosità. La fase maggiormente di contatto con gli assistiti avviene al momento della distribuzione degli alimenti (prima contati, selezionati e destinati in proporzione ai membri che compongono le famiglie). E’ un momento importante, perché oltre alla consegna di cibo, si dialoga, c’è il tempo per un sorriso, un momento di ascolto dei disagi, ma anche dei momenti di gioia. Qui si conoscono veramente le persone che vengono in Caritas e si creano i veri contatti umani.
Per chi ne ha bisogno, tutte le settimane vengono distribuiti abiti (ma anche biancheria per la casa). Questo servizio è possibile grazie alla pazienza di alcune volontarie, che smistano per genere, età e taglia i tantissimi indumenti che la generosità dei castellani e dei paesi limitrofi fa affluire nella stanza dedicata a questo scopo. Il giorno dedicato alla distribuzione è solo il giovedì, ma il lavoro di queste volontarie è quasi quotidiano. La generosità delle famiglie di Castel Goffredo non si limita agli indumenti: molti portano giocattoli ancora in buono stato, passeggini, seggioloni, biciclette e casalinghi di vario genere. Soprattutto per giocattoli e casalinghi, ogni 4 mesi circa i volontari preparano un allestimento di questi oggetti, così gli utenti possono guardare e scegliere ciò che più piace o necessita nelle loro case e per i loro bambini.
Non posso non ricordare altri bambini: quelli adottati a distanza in Serbia e Croazia. Non è fra le attività principali della nostra Caritas, ma i volontari dell’ufficio si prestano a fare da intermediari per raccogliere le donazioni da inviare a questi bimbi; dopo la prematura scomparsa del sig. Riccardo Rodella, questo impegno non è stato abbandonato. Anzi, i contatti sono ripresi e con regolarità vengono inviati i bonifici che consentono a questi bambini e alle loro famiglie di affrontare il futuro con serenità. Ogni singola fase dell’impegno in Caritas è importante: non è solo mera distribuzione di oggetti, denaro o alimenti: è soprattutto un “essere comunità”, in modo completo e attivo. Fondamentale è soprattutto chi dona, ma essenziale è l’attività dei volontari Caritas, i quali offrono il loro tempo, il loro impegno e si mettono a disposizione di tutta la Comunità per stringere il contatto con chi si trova in un momento di bisogno.
Tiziana Rodella
