A tu per tu con la direttrice del Mast di Castel Goffredo Barbara D’Attoma

2 Maggio 2018

Mi chiamo Barbara D’Attoma e dal 1 gennaio 2018 sono direttrice del museo MAST di Castel Goffredo. Sono nata a Brescia, ho 46 anni e da oltre 20 anni lavoro nel settore museale, dopo essermi laureata in Museografia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Padova. Per una decina di anni sono stata Coordinatrice del Polo provinciale di catalogazione e fino all’anno scorso Coordinatrice del Sistema Museale di Valle Trompia. Esperienze importanti e prolungate, che mi hanno fornito la possibilità di abbinare alle competenze specifiche le mie conoscenze di storica dell’arte.

A novembre 2017, il desiderio di ricerca, in ogni sua declinazione, e la convinzione che la conoscenza debba essere diffusa e condivisa, mi hanno motivata a incontrare il Gruppo San Luca, ad ascoltare le sue esperienze; troppe da riassumere anche brevemente. Da qualche mese l’associazione cercava un direttore che si prendesse cura del museo, recentemente aperto al pubblico. L’impatto con il museo è stato conciliante. Primo: non è un “vero” museo bensì una casa. Secondo: è a due passi dalla piazza, che con i suoi quattro punti fermi (la chiesa prepositurale, il municipio, il palazzo signorile e i portici), anticipa una delle tante storie raccontate in museo e un po’ la sua anima. Terzo: contiene la giusta quantità di arte, ma non così tanta da offuscarti la vista.

I numerosi  anni di collaborazione con il Fondo Ambiente Italiano (FAI), di cui sono consigliera nell’ambito della Delegazione FAI di Brescia, mi hanno insegnato che chi come me si occupa di musei e di arte, ma anche chi gestisce il territorio, il paesaggio e l’ambiente, deve conoscere intimamente il patrimonio locale e paesaggistico, al fine di farlo conoscere a tutti i cittadini, in modo che ciascuno lo consideri come cosa propria, come appartenenza necessaria alla comunità di cui ogni cittadino fa parte. Solo in questo modo il patrimonio culturale e il paesaggio diventano legante indissolubile della comunità, garanzia di cittadinanza e strumento di uguaglianza e quindi di democrazia.

Dunque sfida accettata! Sarò felice di incontrare e conoscere chiunque condivida questo messaggio, anche iniziando con una semplice visita.

A presto, Barbara.