CAMPI diocesani di AC estate 2016

7 Settembre 2016

 

CAMPI diocesani di AC estate 2016

Un’altra estate a Biacesa (e non solo)…

… un’altra estate a rinnovare, scoprire, vivere la bellezza delle relazioni in Azione Cattolica…

 

Campo GVS I-II superiore

“SCELTE STELLARI – Ama e fa’ ciò che vuoi”

2-10 agosto 2016, Biacesa

Il cammino prosegue…

Il passaggio dall’ACR al gruppo GVS per questi ragazzi non è avvenuto solo anagraficamente. Questo campo a Biacesa ha rappresentato un’altra tappa fondamentale nel percorso di crescita e maturazione di un gruppo che ormai da anni dimostra compattezza, unione e affiatamento. È stata forse l’esperienza della svolta, della presa di coscienza di essere entrati nell’età più difficile, della consapevolezza di essere degli adolescenti pronti a poter compiere delle scelte, delle scelte davvero importanti… delle scelte di vita.

Ed è così che noi educatori abbiamo alzato nuovamente l’asticella. Il campo sull’affettività non poteva essere un campo semplice, ma i ragazzi hanno risposto “presente”!

Con i nostri impavidi castellani Marco, Elisa, Michelle, Chiara P. e Chiara V., ogni giorno abbiamo affrontato un tema il cui tiolo cominciava con “Amore per…”. Oggi questi ragazzi stanno iniziando a sperimentare l’amore profondo nelle sue diverse forme e noi educatori (Anna, Serena ed io con tutto il resto della splendida equipe diocesana) abbiamo pensato fosse giunto il momento di proporre loro un percorso di “affiancamento”, per consentirgli, vista la profonda crisi valoriale diffusa nella realtà della quotidianità di ciascuno, di imparare a scegliere secondo lo stile del buon cristiano e del buon cittadino… della persona matura che sa pensare con la propria testa.

Ne è uscita davvero una bella esperienza, ricca ed intensa, che ha lasciato molti spunti e ha piantato diversi semi che ci auguriamo possano germogliare in futuro. La giornata che su tutte ha dimostrato quanto i ragazzi fossero pronti ad intraprendere questo percorso è stata la giornata di “deserto”. Durante la gita i ragazzi hanno avuto un’intera giornata per riflettere e discernere sulle scelte passate e, soprattutto, future della loro vita. Con l’aiuto degli educatori e del nostro don Jonathan, che è venuto a trovarci un paio di giorni e ad aiutarci con le confessioni, i ragazzi hanno saputo mettersi in gioco e scavare nell’intimo della propria anima.

È grazie a questo tipo di attività che i ragazzi di questa età cominciano a maturare e a crescere, per diventare in futuro adulti con la A maiuscola. Non sono comunque mancati i momenti di gioco e divertimento, con un’ambientazione davvero… galattica! (Il film che ci ha accompagnato era Star Wars).

Il miscuglio di tutte queste cose ha generato, come ogni anno, un flusso di emozioni che ciascun partecipante al campo porterà a casa e svilupperà secondo la propria personale vocazione, ma anche come testimonianza di quanto è bello vivere queste avventure in un gruppo di AC!

 

Davide Vareschi, educatore GVS

 

 Campo GVS I-II superiore

 

Campo ACR V elementare – III media

“ANDATA E RITORNO – Il cammino di Giuseppe verso i suoi fratelli”

10-17 agosto 2016, Biacesa

Questo è stato il mio primo campo di AC, sia come animatore che come membro dell’associazione. È stato lungo e faticoso ma pieno di momenti fantastici con il gruppo animatori e con i ragazzi che con la loro esuberanza mi hanno contagiato un sacco. Il campo era incentrato sulla figura biblica di Giuseppe e sulla scoperta della sua storia. I ragazzi durante i giorni di campo hanno potuto vivere e sperimentare come anche nei momenti più duri Giuseppe non perdeva mai la fede nel Signore ma anzi, si affidava a Lui con sempre maggiore convinzione e passione. Uno dei momenti più intensi del campo è stato senza dubbio il “deserto” affrontato in tre tappe durante la gita al rifugio Passo Nota a 1200 metri. In quell’occasione è stato toccato il tema della tentazione e delle conseguenze delle scelte fatte, leggendo in ogni tappa un pezzo dell’episodio della prigionia di Giuseppe.

Il momento più bello del campo però è stato l’ultimo giorno quando è stato chiesto ai ragazzi di scrivere una lettera indirizzata a loro stessi proiettati 10 anni più avanti nel futuro. Dovevano scrivere i loro sogni, i loro desideri e le loro aspirazioni.

Anche ai genitori è stato chiesto di scrivere una lettera ai propri figli in cui descrivere come li avrebbero immaginati nel 2026, usando 8 parole chiave (centrali nelle tematiche affrontate dai ragazzi durante il campo). Questa lettera è poi stata consegnata ai ragazzi al termine della serata finale, durante un momento a dir poco commovente. Dopo averla letta sono stati invitati a seppellirla a casa insieme alla propria con lo scopo di provare a conservarle per poterle rileggerle veramente tra 10 anni, sperando che l’esperienza di questo campo, ma soprattutto i loro sogni, siano rimasti intatti.

In conclusione posso dire che questo mio primo campo sia stata un’esperienza bellissima e significativa sebbene molto impegnativa. Mi auguro che gli insegnamenti lasciati ai ragazzi (Miriam, Stefano, Emma, Francesca e Nicola i “nostri” castellani) da parte di noi educatori (con me da Castel c’erano anche Neruban e Alberto) li portino ad offrire i loro sogni al Signore affinché possano fruttificare girono dopo girono.

 

Simone Gobbi, educatore ACR

 

Campo ACR V elementare - III media 

 

Campo ACR III-IV elementare

“UN SOGNO DA RE”

17-21 agosto 2016, Biacesa

Quest’estate l’ACR ha voluto rendere protagonisti anche i bambini di terza e quarta elementare proponendo loro un fantastico campo che si è svolto dal 17 al 21 agosto a Biacesa. In questo breve ma intenso campo i bambini (Paolo, Joshua e Matilde i castellani) hanno incontrato il personaggio di Giuseppe, di cui ogni giorno erano sempre curiosi di scoprire un pezzo della sua storia per poi riviverla in primis attraverso delle attività e dei giochi che noi animatori avevamo loro preparato (io e Gianfranco da Castel Goffredo).

Solitamente alla sera, prima di andare a letto, i bambini erano invitati a ripensare un po’ alla giornata che avevano trascorso e ad apporre su una maglietta bianca, che ciascuno di loro aveva portato, un disegno che rappresentasse qualcosa che gli fosse rimasto impresso durante la giornata.

Tutto questo ovviamente aveva uno scopo finale che è stato rivelato l’ultimo giorno, come si è soliti fare, quando durante la giornata delle famiglie tutti i genitori hanno raggiunto la casa di Biacesa e, di nascosto, hanno completato il retro della maglietta bianca dei propri figli con una frase di augurio per il loro futuro. Al termine della messa la maglietta è stata riconsegnata ai ragazzi come segno della presenza costante delle famiglie anche in questa loro prima esperienza di campo vissuta da protagonisti, apparentemente lontani dai propri cari.

Per concludere posso soltanto dire che è stata davvero una bella esperienza e, come ogni campo estivo di AC, un passaggio fondamentale per ricevere la carica per iniziare un nuovo anno con tanta voglia di fare e di dare. Sicuramente un ringraziamento va fatto anche a tutte le famiglie perché se ogni anno riusciamo a far vivere ai nostri ragazzi, e a vivere noi animatori, queste esperienze è grazie a loro che credono in noi e che ci affiancano.

 

Paola Schenato, educatrice ACR

 

Campo ACR III-IV elementare

 

Pellegrinaggio gruppo GV

Giornata Mondiale della Gioventù

24 luglio – 1 agosto 2016, Cracovia

Il gruppo giovani dell’AC diocesana, quest’anno, non ha vissuto un vero e proprio campo con i propri animatori, ma si è buttato in un’esperienza più “grande”, più globale: la Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia! Eppure noi l’abbiamo vissuta esattamente come un campo, anzi, possiamo dire che partecipare alla GMG abbia fatto da ciliegina sulla torta al nostro percorso formativo che si conclude quest’anno parlando di fede; e quale testimonianza migliore avremmo potuto trovare, se non quella di quasi due milioni di giovani provenienti da ogni angolo del mondo riuniti proprio dalla loro fede?

Allora ognuno di noi inizia a chiedersi che ruolo ha assunto l’esperienza a Cracovia in questo cammino: a che punto eravamo prima di partire, se ha dato risposte, soluzioni o, al contrario, nuove domande. Forse, in un contesto di così grande portata, ci si aspetterebbero conferme eclatanti o scoperte sensazionali, quando in realtà sono stati i gesti più semplici a dare un significato profondo a ciò che stavamo vivendo: battere il cinque per strada agli altri pellegrini, essere ospitati con gioia e gratuità, trovare amici nuovi e ri-trovare quelli “di sempre”, tenersi tutti per mano recitando il Padre Nostro, scambiare gesti di pace e gadget del proprio Paese con chi, solitamente, abita migliaia di chilometri distante da noi.  È a questo punto che ci rendiamo conto che le domande con cui partivamo non sono solo “nostre”, intime; proprio all’interno di questa esperienza, il nostro personale cammino di fede trova una realizzazione più completa perché intrecciato con quello di moltissimi altri come noi.

Abbiamo sentito parlare di misericordia in mille modi, ma più che sentirne parlare ne abbiamo fatto esperienza, di quella misericordia spontanea, gratuita e gioiosa dei piccoli gesti che abbiamo vissuto a Cracovia ma che, ancora di più, siamo chiamati a portare nella nostra vita quotidiana… perché, come ci ha ricordato Papa Francesco, la GMG inizia una volta tornati a casa; ed è lì che siamo chiamati ad essere giovani “con gli scarponcini calzati”, in grado di “scendere in campo non come riserve, ma da titolari”.

 

Anna Vareschi, gruppo GV

 

Pellegrinaggio GV alla GMG