Esperienze estive indimenticabili per i giovani della nostra parrocchia

25 Agosto 2019

Dal pullman in ritorno da Taizé provo a ripercorrere le varie esperienze che hanno caratterizzato l’estate della nostra parrocchia e unità pastorale; un’estate per me molto intensa, a tratti impegnativa, ma ricchissima, che mi ha permesso di accompagnare ragazzi e giovani della parrocchia imparando così a conoscerli sempre meglio.

Si è partiti con il GREST che ha coinvolto circa 360 ragazzi, 120 animatori, e una quindicina di adulti, di fatto una buona fetta della nostra comunità, ed è stata una “bella storia” vivere insieme tre settimane sperimentando lo spirito bello di essere chiesa; generazioni diverse, che si ritrovano e si riuniscono nel nome del Signore che rende unica la storia di ciascuno.
Poi ci sono stati i CAMPI ESTIVI di Auronzo e Lavarone per i ragazzi dalla prima media alla prima superiore, che hanno permesso di unire ancora di più i gruppi che, durante l’anno pastorale, si ritrovano regolarmente per camminare e crescere nella fede. Durante queste esperienze abbiamo testato nuove case e nuovi posti, da valutare per la prossima estate. Gli scout hanno organizzato un campo per tutto il gruppo, dai lupetti al clan, e durante la permanenza hanno avuto anche la visita di scout più maturi, che hanno fatto parte dei 50 anni di storia dello scautismo castellano. Ritrovarsi tutti insieme ha dato grande energia e ricaricato di entusiasmo ragazzi e capi, che ora sono pronti a riprendere la Strada.
Poi ci sono state esperienze “forti”, in collaborazione con movimenti, associazioni e comunità, che cercano di tradurre nella vita cristiana concreta il vangelo. I ragazzi del 2003 a Riccione/Rimini hanno vissuto una settimana di autogestione, conoscendo la “papa Giovanni XXIII” e la Caritas, mettendosi così al servizio degli altri. Come diceva don Oreste Benzi, fondatore della comunità, “nessuno è così ricco da non avere bisogno di nulla e nessuno è così povero da non avere niente da dare agli altri”. I ragazzi si sono messi in gioco, comprendendo che veramente c’è più gioia nel dare che nel ricevere.
I ragazzi del 2002 sono stati a Castel Volturno con l’associazione “Libera”, lavorando nei terreni confiscati alle mafie; hanno toccato con mano il valore della legalità e della giustizia, comprendendo che è possibile ricostruire una società nel rispetto delle leggi e delle persone. Abbiamo capito che bisogna “contrapporre al segno del potere, il potere dei segni”!
I ragazzi del 2001 hanno conosciuto la comunità di Taizé, immergendosi per una settimana in quel piccolo villaggio francese abitato, oltre che dalla comunità dei “frère”, da migliaia di giovani che per tutto l’anno fanno esperienza di semplicità, preghiera e condivisione. Hanno conosciuto e si sono confrontati con ragazzi provenienti da tutta Europa, avvicinandosi di più a Gesù attraverso la caratteristica preghiera che lì si vive, con canoni e musica; uno di questi diceva: “Il Signore ti ristora, Dio non allontana, il Signore viene a visitarti”.
Davvero per noi è stata un’estate in cui il Signore ci ha “ristorato”, facendoci sperimentare ciò di cui abbiamo immensamente bisogno: lo stare insieme uniti nel suo nome, in semplicità, trovando il senso del nostro esistere donandoci agli altri. Spero che chi ha potuto partecipare traduca queste esperienze in “testimonianza”, in modo che  la nostra comunità possa trarne giovamento.