“La morte non è mai una soluzione”: con questo invito i Vescovi italiani ci affidano la 45^ Giornata Nazionale per la Vita, come antidoto alla cultura di morte che ci circonda. Ci dicono:” In questo nostro tempo, quando l’esistenza si fa complessa e impegnativa, quando sembra che la sfida sia insuperabile e il peso insopportabile, sempre più spesso si approda a una “soluzione” drammatica: dare la morte”. Anticipare la fine! I vescovi invece ci invitano, nel rispetto di ogni fatica e dolore, ad esercitarci a cercare “il fine”.
Dare la morte funziona davvero? O piuttosto si generano ferite nuove, più profonde, che ci lasciano soli? Ecco allora l’imprescindibile missione di rilanciare una cultura della vita!
Per questo motivo, nell’ambito della Missione Parrocchiale del Padre Nostro, quest’anno abbiamo pensato di dedicare la Giornata per la Vita alla riflessione e alla preghiera sul tema “Fine Vita: eutanasia o cura?”; sarà con noi Mons. Renzo Pegoraro, da Padova, Cancelliere della Pontificia Accademia della Vita, che ha come compito la promozione della ricerca, dell’informazione e la formazione circa i principali problemi di bioetica e di biodiritto, relativi alla promozione e alla difesa della vita e della dignità della persona umana, soprattutto nel diretto rapporto che essi hanno con la morale cristiana.
Mons. Pegoraro, già direttore scientifico della Fondazione Lanza, esperto di tutte le domande sulla bioetica, professore e scrittore di numerosi saggi in merito, sarà a Castel Goffredo sabato 4 e domenica 5 febbraio, quando pregherà con noi e ci annuncerà la Parola della Vita alle SS. Messe; ma anche sabato sera 4 febbraio alle ore 21 in Oratorio, quando affronterà il tema in modo diretto, cui tutti siamo chiamati ad intervenire. Attraverso la cultura della Vita il Regno del Signore viene: dipende anche dalla nostra accettazione. Non manchiamo a questo appuntamento di così grande attualità. Ne vale la pena.
Don Giuseppe Bergamaschi – parroco di Castel Goffredo
