La nostra Casa del Giovane… di oggi ma anche di una volta

13 Febbraio 2020

“…Fortuna che si chiama Casa del Giovane…”. Quante volte ho sentito pronunciare questa battuta da chi, in una mattina qualsiasi, entra nel nostro bar in via Botturi per concedersi un caffè, magari restando a guardare i volti segnati dal tempo della clientela abituale che lo frequenta.

Se però ci si guarda attorno con occhio più attento, si comprende subito che non si tratta del solito locale puramente commerciale, che segue le mode e magari seleziona la clientela, bensì di un vero e proprio punto d’incontro che vanta due anime ben distinte; un luogo popolato di giovani nel fine settimana, ma che nelle mattinate feriali si trasforma nel ritrovo prediletto di chi giovane lo è stato in un tempo lontano, quando don Aldo Moratti trasformò la sua abitazione in Oratorio, luogo di accoglienza e attività per ragazzi. Sarà sicuramente capitato anche ai giovani degli anni 70, quando per volontà di don Ambrogio Resi venne inaugurata la Cdg, di entrare dopo tanto tempo e ricordare le ore trascorse con gli amici tra una partita a biliardino, una bibita al bancone e una canzone al Juke Box.

Oggi, in questo particolare locale, quei “giovani di una volta” trovano il modo di trascorrere qualche minuto o qualche ora incontrando facce amiche, condividendo i ricordi di una vita, allenando la mente con una partita a carte, chiacchierando con i baristi, spesso per il semplice gusto di stare in compagnia, a volte per scacciare la solitudine. Entrando alla Casa del Giovane si può ben distinguere il tavolo delle chiacchiere da quello della briscola, gli attenti lettori che sfogliano il quotidiano locale per poi discuterne gli argomenti del giorno e il “tavolo delle donne”, simpatiche signore che ogni mattina ritagliano un’ora dalle loro faccende per ritrovarsi sempre al solito posto. Insomma questo bar unisce alla nuova clientela alcuni vivaci testimoni del nostro passato.

Di giovani, questi storici locali, ne hanno visti davvero tanti, e qui tutti possono tornare ad esserlo, anche se solo nei ricordi. Per questo motivo la Casa del Giovane di Castel Goffredo non è un semplice bar, ma un luogo prezioso per la nostra comunità.