Progettiamo il “Dopo di noi” per accogliere il futuro che bussa alla porta

31 Marzo 2019

Il 13 dicembre 2006 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adotta la “Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”. Si tratta di uno strumento, condiviso a livello internazionale, che indica la strada da percorrere per garantire alle persone con disabilità: dignità, diritti, cittadinanza attiva e possibilità di vita indipendente.

Il diritto alla vita indipendente, declinato dalla Convenzione ONU come libertà e possibilità di scegliere dove e con chi vivere, riguarda tutte le persone con disabilità ed in modo particolare le persone con disabilità più grave, che richiedono maggiori sostegni e sono più esposte di altre al rischio di essere costrette a vivere in un istituto.

Il benessere economico e le migliori condizioni di salute hanno innalzato le aspettative di vita per tutta la popolazione e anche le persone con disabilità hanno oggi, per la prima volta, la prospettiva concreta di sopravvivere ai propri genitori. Questa favorevole circostanza porta molte famiglie a chiedersi con angoscia: “che ne sarà dei nostri figli disabili dopo di noi? Dove vivranno? Chi si prenderà cura di loro?”.

Sono preoccupazioni che mettono le famiglie, le persone disabili e tutte le nostre comunità di fronte a una sfida nuova: dobbiamo ripensare i modelli di abitazione e di co-abitazione per assicurare anche alle persone con grave disabilità la possibilità di vivere e con-vivere in una casa, inserita nel quartiere e nella città.

In Italia una legge recente (L. 112/2016), chiamata legge sul “dopo di noi”, riconosce alla persona con disabilità il diritto a vivere in modo indipendente in una casa, evitando il ricovero obbligato in Istituti e residenze sanitarie.

Alcune nuove, bellissime esperienze di vita indipendente per persone con disabilità stanno muovendo i primi passi anche nel nostro territorio e nelle nostre comunità (Castel Goffredo, Ceresara, Calvisano, Castiglione…). Queste esperienze ci dicono che il futuro bussa alla nostra porta. Prepariamoci ad accoglierlo!