La Festa del ringraziamento a Castel Goffredo col Vescovo Marco Busca

24 Gennaio 2022

Festa del ringraziamento speciale domenica 23 gennaio a Castel Goffredo alla presenza del Vescovo Marco Busca alla messa, del sindaco Achille Prignaca e del presidente della Provincia Carlo Bottani; ricorrenza spostata di sette giorni per evitare assembramenti e, allo stesso tempo, poter avere il Vescovo Busca a celebrare la messa.

La funzione delle 11, con ammesse 235 persone, tutte ben distanziate e controllate da una serie di volontari fra i banchi, è iniziata con un piccola processione interna. Il Vangelo di Luca è stato letto dal pulpito nel centro della navata centrale. “Un gesto simbolico – ha ricordato il Vescovo – perché oggi è la giornata della parola e quella di Cristo è al di sopra di tutti noi e di tutte le altre parole”. Prima di addentrarsi, nella sua omelia, nei temi dell’agricoltura e della terra, il Vescovo ha ricordato, non troppo implicitamente, anche la Giornata della Memoria: “Quando un’altra parola, quella umana, pretende di essere sopra quella di Cristo succedono le tragedie che conosciamo e che le dittature e i totalitarismi del ‘900 ci hanno mostrato”.

L’omelia, poi, prima della benedizione in piazza dei pochissimi mezzi agricoli ammessi, è stata tutta costruita attorno al valore del lavoro e del rispetto della terra. “La biodiversità è la prima forma di incontro con la parola di Dio; il padre non ha risparmiato fantasia nella sua creazione. Saper guardare la natura, rispettarla, amarla e lavorarla è compito di tutti, non solo dei nostri agricoltori”, parole che sposano il messaggio del Papa ma anche che tengono in grande considerazione l’attualità della riflessione sui temi ambientali in tutti i loro aspetti.

Hanno terminano la funzione il Vescovo e il parroco don Giuseppe Bergamaschi accompagnati dagli altri sacerdoti presenti che, alla presenza delle autorità civili e militari, hanno benedetto i pochi trattori in piazza, simbolo della grande comunità agricola del paese.

Luca Cremonesi