GMG Lisbona

Speciale GMG Lisbona: la (preziosa!) testimonianza della 17enne Noemi

12 Agosto 2023

“Nella vita, per ottenere le cose bisogna allenarsi a camminare. A volte non abbiamo voglia di camminare, non abbiamo voglia di fare fatica, copiamo agli esami perché non abbiamo voglia di studiare e non arriviamo al risultato. Non so se a qualcuno di voi piace il calcio…, a me piace. Dietro a un gol, cosa c’è? Tanto allenamento. Dietro un risultato, cosa c’è? Tanto allenamento. E nella vita, non sempre uno può fare quello che vuole, ma quello che ci porta a fare la vocazione che abbiamo dentro – ognuno ha la propria vocazione. Camminare. E se cado, mi rialzo o qualcuno mi aiuterà a rialzarmi; non rimanere caduto; e allenarmi, allenarmi a camminare. E tutto questo è possibile, non perché seguiamo un corso sul camminare – non esistono corsi che ci insegnano a camminare nella vita –: questo si impara, si impara dai genitori, si impara dai nonni, si impara dagli amici, dandosi una mano a vicenda. Nella vita si impara, e questo è allenamento per camminare” – Papa Francesco, Veglia, 05/07/2023

Ripensando ai momenti salienti, alle cose viste, alle parole anche dette di sfuggita che sono rimaste impresse nella mia mente, ai sorrisi della gente conosciuta ad una fermata della metro o in attesa dell’ennesimo treno in ritardo o pieno che, secondi più tardi, avremo probabilmente perso, mi risuonano incessanti le parole di Papa Francesco rivolte a noi giovani la sera della veglia. Il focus dell’intero discorso sta nel rialzarsi dopo una caduta e nel non arrendersi davanti alle difficoltà che nella vita, in particolare durante questi anni di crescita, ci capiteranno davanti e che non sapremo in quel preciso istante superare, perché, anche grazie all’aiuto delle persone che ci amano e ci stanno vicino, riusciremo a tornare vincitori anche dopo ogni sconfitta. Ciò che personalmente mi ha fatto più riflettere è stata la parte di discorso riportata sopra, dove il Papa ci esorta ad allenarci: le sconfitte sono la nostra palestra di vita, la pazienza e l’attesa sono la linfa che ci fa ottenere risultati…

…di pazienza e attesa ne abbiamo fatto grande esperienza. Le tante ore di pullman, in cui dormire era sempre un’incognita, ma nelle quali c’era l’adrenalina di arrivare in un nuovo posto ad esplorare e conoscere sempre di più; le immense file a tutti gli autogrill e gli autisti a loro volta ad aspettarci (e sgridarci se necessario); la camminata il giorno della veglia con lo zaino sulle spalle e un caldo terribile; la fila per fare la doccia, per prendere il cibo e per scannerizzare il qrcode del pellegrino. La GMG è questo: imparare cosa significhi attendere il proprio turno, essere rispettosi degli altri e saper condividere delle esperienze, anche forti, con persone che fino a poche ore prima erano dei perfetti sconosciuti, imparare ad auto-ascoltarsi, ad adattarsi, a distaccarsi dalle proprie comodità e abitudini per vivere un’esperienza che davvero cambia la vita e il modo di vedere le cose, imparare ad essere pazienti, non precipitosi e a riflettere. Numerosi erano, infatti, i momenti di riflessione a cui più e più volte siamo stati sottoposti e nei quali ci siamo aperti a noi stessi in primis, conoscendoci di più e ascoltando cosa il nostro cuore ha da dirci.

Grazie a questa esperienza ho capito che in fondo tutti noi giovani siamo accomunati dalle stesse paure, ad esempio non essere abbastanza per il mondo degli adulti che pian piano si prospetta dinnanzi i nostri occhi, oppure, sentirsi a disagio con persone sconosciute e lontano dalle nostre abitudini; ma ciò su cui ho più riflettuto è che queste esperienze in generale, ma soprattutto questa in particolare mi ha insegnato davvero a non aver paura, ad affrontare i problemi in prima persona senza affidarmi a qualcun altro, a credere più in me stessa e nelle mie capacità di adattamento, ma soprattutto, ho scoperto di poter essere paziente senza avere fretta di fare o avere tutto subito, perché le cose si sudano… ma forse è anche più bello così! Dopo qualche giorno dalla fine di questa esperienza, sto iniziando a realizzare pian piano l’ondata di emozioni che mi hanno colpito durante le scorse due settimane e che mi porterò per sempre nel cuore. È stata l’esperienza che più mi ha messo alla prova e in cui mi sono capita di più. Sono immensamente grata ai miei genitori in primis per avermi permesso di fare questa esperienza, a Luca per essere stato la nostra guida e il nostro supporto più grande in questi giorni, agli abitanti di Silveira che ci hanno accolto a braccia aperte e, infine, a tutti coloro con cui ho condiviso questi giorni e che mi hanno strappato un sorriso! Un immenso obrigado!❤

Noemi Castelli (17 anni) a nome dei pellegrini alla GMG