Piubega e Castel Goffredo celebrano il grande Bob Marley in due serate

26 Agosto 2021

Ogni genere musicale è figlio del suo tempo, veicolo di emozioni e sentimenti, ma anche di filosofie e pensieri. Ogni genere musicale è lo specchio della generazione che lo produce, delle sue potenzialità e anche delle sue fragilità. Così è il genere musicale conosciuto col nome di Reggae. Intensa sintesi di contrasti, il reggae è carnale e al contempo spirituale, canto religioso e musica popolare, stimolo all’evasione e messaggio di umanità, veicolo per la ribellione ma anche melodia romantica. Il reggae, a partire dagli anni ’70, ha segnato profondamente i ritmi degli anni a venire, fino ai nostri giorni. Ha influenzato la musica jazz, blues, disco, punk, rap, fino al reggaeton e al trap che ascoltano i nostri ragazzi. Tali sono stati il suo influsso e la sua importanza, che nel 2018 l’Unesco l’ha definito patrimonio immateriale dell’Umanità. Bob Marley è stato l’esponente più emblematico del reggae. Morì l’11 maggio di 40 anni fa, stroncato da un cancro, a soli 36 anni.

A Piubega domenica 29 agosto, presso il Palazzo Pavesi, e a Castel Goffredo mercoledì 15 di settembre, in piazza Castelvecchio, la Piccola Orchestrina di Cantastorie Castellani, guidata da Nicola Armanini, e con la narrazione a cura del sottoscritto, propone due grandi eventi culturali che vogliono partire proprio da Marley e dalla sua musica, per leggerlo con sguardi inediti e meno scontati. Le due serate avranno un diverso tipo di approccio e costituiranno due capitoli di una bella storia. I PIOCC vogliono infatti approfondire il significato del messaggio di Marley e andare oltre la facciata dei suoi gesti anticonformisti, del suo curioso look e degli scontati stereotipi a lui legati, per capirne la profondità, apprezzare la musica e ripercorrere stili, ritmi e generi che, radicati nel reggae, si sono evoluti in esiti diversi.

Scopriremo così che il reggae ha influenzato i più grandi cantautori italiani e ha avuto un forte impatto sulla musica brasiliana. Partendo da Bob Marley, capiremo che 40 anni senza di lui, in realtà sono stati 40 anni con lui. Quarant’anni di cultura musicale in due serate. Annamaria Visentini presterà la sua voce a Bob Marley, le canzoni reggae italiane saranno eseguite da Salvo Finocchiaro e Nicola Armanini mentre la componente brasiliana sarà curata da Luciano Vignoni. La band sarà guidata alle tastiere da Tamer Abdalla, con la base ritmica rub a dub di un grande trio: Germano Sandonini al basso, William Fogliata alla batteria e Claudio Maiorano alle percussioni. Il riff della chitarra elettrica di Enrico Pasini farà pendant con la chitarra classica di Luciano Vignoni. Sarà mio il compito di tracciare la storia della breve vita di Marley, mentre Nicola Armanini spiegherà l’influenza del reggae sulla musica italiana e Luciano Vignoni parlerà delle affinità tra la Giamaica e il Brasile.

Gian Agazzi