Remo Anzovino Solferino

“Storie di umanità”: a Solferino per Croce Rossa il piano di Remo Anzovino

17 Agosto 2023

Il pianista e compositore Remo Anzovino sarà in concerto a Solferino, presso il parco della Rocca, nello spazio del Memoriale di Croce Rossa il prossimo 22 agosto. Il concerto si colloca all’interno del Festival “Storie di umanità”, voluto da Croce Rossa, con la direzione artistica di Pierumberto Ferrero. Il concerto Piano Solo di Anzovino sarà il clou di una giornata speciale per Croce Rossa, dato che il 22 agosto è il 159° anniversario della firma della Convenzione di Ginevra. Il concerto, ad ingresso gratuito, è previsto alle 21. “Ringrazio Pierumberto Ferrero per questa nuova collaborazione con Croce Rossa, progetto che mi vede coinvolto già da qualche anno al fianco di questa grande associazione umanitaria. Sono giornate importanti per me, dato che sarà in concerto per ricordare le vittime del Ponte Morandi, e poi sarà appunto a Solferino, territorio dove ci sono le radici di una grande associazione che si occupa di soccorso e aiuto alle persone” spiega Anzovino.

Il concerto sarà dedicato, nella prima parte, all’ultimo album del compositore dal titolo “Don’t Forget to Fly”, uscito da pochi mesi, e già premiato sia sul fronte delle vendite, che su quello degli ascolti e, soprattutto, dalla critica. “Una suite, di fatto, perché non è un lavoro di singoli brani. È un’opera che va ascoltata tutta, in modo organica. Ho lavorato, per molti mesi, sulla preparazione di quello che è il concept dell’album. L’uomo può ancora volare? Certo, soprattutto dopo tutto quello che abbiamo vissuto. Se ci accontentiamo, se ci fermiamo alla nostra piccola dimensione, non cerchiamo slanci e, dunque, voli, veniamo meno al nostro esser umani” sintetizza Anzovino.

Nella seconda parte, poi, ci saranno brani classici della sua produzione. “In tempi recenti – afferma il compositore – è uscito il remaster del mio primo album. Suona ancora attuale. Non ho mai fatto musica seguendo le mode, ma l’esigenza di comunicare, leggere la realtà, guardarmi attorno e capire cosa succede. Credo che si questo che debba fare la musica e, dunque, l’arte in generale”. L’artista conclude con quello che può essere considerato un piccolo grande messaggio all’interno anche di un dibattito, attuale, sulla natura dell’arte e, in particolare, della musica: “L’uomo deve creare delle immagini, non le deve subire. Questa mancanza di immaginazione del futuro, e dunque, di creazione, è per certi versi molto preoccupante. Abbiamo il dovere di sognare, di voltare, ed ecco il perché della scelta di questo titolo”.

Luca Cremonesi